lunedì 18 febbraio 2013

Delle figurine

Colpa della mia nipotina. È arrivata a casa della nonna con una busta che conteneva un album e una pila indecente di bustine di figurine. Chiara mi ha mostrato il suo bottino e, a me, mi si sono illuminati gli occhi dalla contentezza e hanno cominciato a salivarmi i polpastrelli.
Dopo pranzo ci siamo messe tutte e due ad aprire le bustine di figurine. 
La prima cosa che ho fatto appena ho aperto la prima bustina è stata quella di annusare le figurine. Delusione! Non era l'odore d'inchiostro, carta e colla che ricordavo io. Mi sono detta che forse dipendeva dal fatto che quello non era un album Panini. (Ma no, non dipendeva neanche da quello. È un odore diverso e basta.)

Allora, io cercavo i numeri sull'album, Chiara appiccicava le figurine. Io invidiavo Chiara che appiccicava le figurine.
Dopo un po', però, Chiara s'è stancata e s'è lasciata distrarre dall'ennesimo gioco-puzzle che le ha regalato la nonna (ché lei va matta per i puzzle). Io sono restata con l'album davanti e una voglia spasmodica di continuare a incollare figurine. 
Io: "Chiara, posso aprire un'altra bustina?"
Chiara: "Sì, va bene."
Strap strap. 
Incoll, incoll, incoll, incoll, incoll.
Uhm, uhm...
Io: "Chiara, posso aprire un'altra bustina?"
Chiara: "Avevi detto solo un'altra, però!"
Io: "Dai, ne posso aprire un'altra?"
Chiara: "E va bene!"
Strap strap. 
Incoll, incoll, incoll, incoll, incoll. 
Uhm, uhm...
Io: "Chiara, posso aprire un'altra bustina?"
Chiara mi guarda strano. A me sembra che si siano invertiti i ruoli e che, all'improvviso, quella che ha quattro anni sono io.
Chiara: "Pure prima hai detto così, però..."
Io: "Ti prometto che è l'ultima. Posso?"
Chiara: "E va beeeene!"
Strap strap. 
Incoll, incoll, incoll, incoll, incoll.
È stata dura fermarsi alla terza bustina. 

Nella mia vita da bambina non ho mai avuto il mazzo stratosferico di bustine da "scartucciare"una dietro l'altra, senza sosta, come quello che aveva Chiara ieri.
Da bambina sognavo di poter comprare pacchi e pacchi di figurine, sognavo di poter avere la scatola intera del commerciante. Non capivo gli adulti che potevano comprare quello che volevano e però non compravano le figurine o le scatole di cioccolate o i vestiti di Barbie o tutti i giochi da tavolo possibili e immaginabili. Mi dicevo che da grande io, invece, mi sarei ricordata le cose che mi piacevano da bambina e le avrei comprate tutte.
Crescendo, effettivamente, i desideri cambiano. Ieri, però, mi sono resa conto che le figurine mi piacciono ancora da matti. Allora, è tempo di realizzare un sogno.


PS: Si scambiano figurine!

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