mercoledì 12 febbraio 2014

Del restare immobili

Resto. Immobile.
Non ho voglia di muovermi. Il movimento disturba la contemplazione del mio mare interno. Un mare di sangue in tempesta. Un mare in trappola.
Lo osservo rapita. Si agita con una potenza travolgente. Non posso resistere. Non voglio nemmeno.
Vorrei liberarlo subito, adesso, ma non posso. Non ancora.  
Verrà il suo tempo. 
E saremo finalmente liberi. Insieme.

E poi tornerà la bonaccia.