giovedì 13 dicembre 2012

Della strada più lunga

Ci sono almeno due strade che posso percorrere in auto per andare al lavoro: una è più lunga, più tortuosa e più lenta; l'altra è più corta, lineare e rapida. Le ho provate entrambe e, alla fine, nonostante tutti mi abbiano più volte ripetuto che la seconda è meglio, io continuo a prendere la prima. Perché? Perché è più bella. E meno trafficata. Ma, soprattutto, è più bella. Devo uscire un po' prima di casa per evitare di accumulare ritardo ma... che meraviglia quel tratto fino a Laureto! Le trasformazioni della campagna di stagione in stagione sono sempre straordinarie, nonostante si ripetano uguali e costanti ogni anno, ogni ciclo, senza interruzione.
Oggi, poi, dopo la gelata della notte, con il sole che faceva splendere la brina con la sua luce morbida del primo mattino, sembrava un paesaggio da fiaba. Procedevo piano a causa del ghiaccio e di un paio di automobilisti decisamente più cauti di me che mi stavano davanti. Si stava facendo tardi ma i campi imbiancati, gli alberi, i muretti a secco, i trulli, il cielo azzurro, il ghiaccio luminoso mi cantavano tutti insieme: "Ma che t'importa?" E io rispondevo con un sorriso: "Niente. Non m'importa niente." E poi sono arrivata sulla strada principale e, dopo un paio di curve, lontano, all'orizzonte, il mare blu blu blu. 

Dico, ma, voi, vi rendete conto di quant'è bello il mondo?


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