domenica 2 marzo 2014

Di quell'altra

Dialoghi intensi con quell'altra.
Meno male che c'è, quell'altra. 
E meno male che non molla.
A tratti la sensazione è quella di lasciar cadere strati e strati di abiti pesanti, armature, travestimenti, pelle secca. (Via la zavorra, via i pesi. Via, via, via!)
Il punto adesso è il come, ché i ruggiti diventano ogni giorno più potenti e la fame insaziabile. 
L'immagine riflessa che rimandano questi luoghi è avvelenata. Si rischia la vita.
Ma c'è quell'altra. C'è sempre stata, anche quando uno pensava di no. Non s'è ancora capito da dove sia arrivata o chi l'abbia messa lì, ma c'è. 
Meno male che c'è.


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