venerdì 15 novembre 2013

Della pioggia

Piove.
Apro l'ombrello. L'ombrello nero con i motivi beige che ho comprato a Londra 13 anni fa. Sto tornando a casa. 
La testa galleggia tra i pensieri ma sono pensieri nuovi, leggeri. La pioggia batte sull'ombrello, il vento umido mi scompiglia i capelli sciolti. Ascolto Björk al mio iPod mentre cammino concentrata su me stessa: la punta fredda del naso, il calore della sciarpa attorno al collo, i miei stivali un passo dietro l'altro. Camminerei così all'infinito, riavvolgendomi piano su me stessa, ricordo su ricordo, emozione su emozione, ferita su ferita, sorriso su sorriso.
Potrei morire adesso. Adesso che non avverto il morso del rimpianto. Adesso che l'unica cosa che riesco a sentire è l'amore che mi porto dentro, quello che non finisce mai, quello che mi unisce al mondo. A tutto. Anche alla tristezza.
Vorrei morire adesso. Adesso che cammino sotto la pioggia e mi sento una e sono così felice che piangerei.
Vorrei morire adesso.
E poi rinascere.


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